Il settore del turismo è uno dei più attivamente coinvolti nel dibattito sulla sostenibilità. Nell’organizzare le tavole rotonde di GECO abbiamo cercato di riflettere questo fermento e questa passione, dedicando diversi incontri proprio a questo tema, in particolare a tutte le forme di
turismo esperienziale, sostenibile e rispettoso della biodiversità che si vanno affermando in tutto il mondo. D’altra parte il momento della ripresa dovrà coincidere, per l’intera industria dei viaggi, con un’occasione di completo rinnovamento da tutti i punti di vista. Occorrerà progettare nuovi servizi per un nuovo target, da comunicare su piattaforme diverse e con linguaggi rivoluzionati rispetto al passato. Tutto questo richiederà uno sforzo nell’ambito della formazione, per chi lavora o ambisce a lavorare in questa industria multiforme e in rapidissima evoluzione.
Rotta verso il turismo esperienziale sostenibile, biodiverso 5.0: esperienza e formazione
Il 28 gennaio alle 12.15 ci incontreremo per parlare proprio di “turismo 5.0”, di un turismo nuovo, dall’orizzonte sostenibile, pensato per chi ricerca esperienze significative e uniche per chi ha a cuore la sostenibilità. I professionisti del settore dovranno imparare a confrontarsi con un pubblico attivo, che vuole essere protagonista in prima persona delle proprie scelte, che si informa e domina le piattaforme tecnologiche, utilizzandole per arricchire e semplificare l’esperienza di viaggio. Visitare una meta turistica non vuol dire più solo osservare e scattare foto, magari acquistando souvenir prodotti all’altro capo del mondo: si tratta invece di
un ruolo attivo, che partecipa alle culture con le quali viene in contatto, che desidera conoscere ciò che incontra e vivere esperienze appaganti e formative sul piano intellettuale, culturale ed emotivo. Questo tipo di turista non compra souvenir di plastica, ma visita le botteghe artigiane. Non vuole la colazione continentale in hotel, ma predilige percorsi enogastronomici che lo guidino alla scoperta delle specialità locali. Queste pratiche creano un circolo virtuoso di valorizzazione e tutela del patrimonio naturalistico, culturale, dei saperi antichi, dei dialetti, dei costumi e delle arti. In questa luce, si può dare un significato completamente nuovo anche al marchio “Made in Italy” che tanto prestigio ha accumulato intorno al mondo e che non è più solo sinonimo di alta moda sulle passerelle internazionali, ma anche di qualità artigiana nei nostri borghi storici. Che cosa possono fare gli operatori per venire incontro alle esigenze di questo tipo di turisti consapevoli e informati? Come si costruisce un pacchetto di viaggio che offra un’esperienza davvero unica?
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Gli Speaker
Ne parleremo, ancora una volta, con alcune delle voci più autorevoli del settore. Ci sarà
Sebastiano Venneri, Responsabile Territorio e Innovazione di Legambiente, che porterà il punto di vista di chi si occupa soprattutto della preservazione del territorio dal punto di vista naturalistico.
Maurizio Testa, Presidente e CEO di Progetto Artès, invece, contribuirà al dibattito con la sua esperienza nel settore del turismo come leva di crescita e sviluppo, avendo fondato la prima Benefit Corporation italiana operante in questo ambito. Ci sarà poi
Domenico Scialò, fondatore di Touristexperience.net, una piattaforma dedicata alla valorizzazione del turismo esperienziale. La nostra panelist
Laura Favaretti, invece, è fondatrice del Padova Convention & Visitors Bureau, un tavolo di confronto, riconosciuto dalla Regione Veneto, tra i Convention Bureau locali della Regione che vanta il più alto numero di presenze turistiche in Italia. A moderare sarà ancora una volta
Olimpia Ponno, CEO dell’omonimo Consultancy Lab.
